Tour de France 2024, Tadej Pogačar stacca tutti sul Galibier e torna in Maglia Gialla! Evenepoel, Roglic e Vingegaard perdono più di mezzo minuto, 9° Ciccone
Tadej Pogačar si prende la quarta tappa del Tour de France 2024. Dopo il forcing dei compagni di squadra dell’UAE Team Emirates sul Galibier, lo sloveno ha accelerato a poco meno di un chilometro dallo scollinamento, riuscendo a staccare tutti quanti e anche un Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) che era inizialmente riuscito a rispondere all’attacco del rivale. In discesa, poi, il 25enne ha aumentato il proprio gap, giungendo al traguardo di Valloire con un margine di 35″ su Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep), Juan Ayuso (UAE Team Emirates) e Primoz Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe) e 37″ su Vingegaard e Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers).
Visti anche i cinque minuti persi da Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Pogačar torna dunque a vestire la Maglia Gialla e ora ha un margine di 45″ su Evenepoel e di 50″ su Vingegaard. Nono posto di giornata e in classifica per Giulio Ciccone (Lidl-Trek), staccato di 2’41” all’arrivo e di 3’20” nella generale.
Il video dell’arrivo
Il racconto della tappa
Le prime fasi di corsa sono frenetiche, con i primi scatti che iniziano già dal chilometro zero. Tra i più attivi figurano Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) e Mads Pedersen (Lidl-Trek), ed è proprio quest’ultimo a far nascere un primo tentativo dopo qualche minuto di azione solitaria. Su di lui si riportano Wout Poels (Bahrain Victorious), Kevin Geniets (Groupama-FDJ), Frank Van Den Broek (Team dsm-firmenich PostNL), Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team) e Magnus Cort (Uno-X Mobility), con i quali arriva ai piedi della lunghissima ascesa del Sestrières.
Dal gruppo proseguono tuttavia gli scatti con Lenny Martinez (Groupama-FDJ), Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck) e Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels) primi ad avvicinarsi ai battistrada, che vengono ripresi poco dopo da un nuovo tentativo, che vede anche Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck) farsi vedere davanti, mentre molte ruote veloci cominciano a sfilarsi. Il ritmo elevato intanto provoca un frazionamento che vede restare dietro anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e Primoz Roglic (Red Bull – Bora – hansgrohe), ma i compagni dello sloveno reagiscono prontamente per riportarsi sul gruppo, che intanto chiude sugli attaccanti. Riparte così una sequenza di scatti che alla fine vede un gruppo di 17 uomini riuscire ad allungare, con una composizione che riceve il benestare delle squadre degli uomini di classifica.
Christopher Juul-Jensen (Team Jayco AlUla), Julien Bernard (Lidl-Trek), Bruno Armirail (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), David Gaudu (Groupama-FDJ), Romain Grégoire (Groupama-FDJ), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), Stephen Williams (Israel-Premier Tech), Oier Lazkano (Movistar Team), Raúl García Pierna (Arkéa-B&B Hotels), Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels), Kobe Goossens (Intermarché-Wanty), Warren Barguil (Team dsm-firmenich PostNL), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Odd Christian Eiking (Uno-X Mobility), Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) non preoccupano infatti i big e UAE Team Emirates, Visma | Lease a Bike ed EF Education – EasyPost lasciano loro guadagnare rapidamente un minuto, evitando così nuove accelerazioni.
Il gap sale fino a sfiorare i tre minuti, ma nelle fasi finali dell’ascesa il gruppo, tirato soprattutto da Nils Politt (UAE Team Emirates) si riavvicina fino a scollinare con un gap di due minuti netti. Nella discesa il ritmo cala tuttavia nuovamente, così come nella salita successiva verso il Col de Montgenèvre, ai cui piedi il gap ritorna sui tre minuti. Pur senza forzare particolarmente, in salita il gruppo si avvicina nuovamente e termina l’ascesa con un margine di circa due minuti e mezzo dai battistrada, tra i quali è Williams a transitare per primo in cima, così come era accaduto anche sul GPM precedente. Nella discesa verso Briançon, l’UAE accelera e porta il gap sotto i due minuti, spezzando inoltre il gruppo in diversi tronconi, che però si ricompongono una volta terminata la discesa.
Nel successivo tratto di fondovalle che porta ai piedi del Col du Galibier il distacco torna a sfiorare i tre minuti, ma con l’inizio della salita l’inesauribile Politt torna ad aumentare il ritmo e il ritardo torna nuovamente a calare, scendendo a 1’20” nel momento in cui Tim Wellens prende il testimone del compagno di squadra. A quel punto, davanti iniziano le scaramucce, con Armirail che prova senza successo ad allungare, mentre riesce a fare la differenza Lazkano, sul quale si riportano Gaudu e Burgaudeau. Quest’ultimo, però, si stacca quasi subito e viene raggiunto e superato da Juul-Jensen e Johannessen, che poco dopo riescono a riagganciarsi alla coppia al comando, formando un quartetto dove tuttavia l’accordo non è molto, con Lazkano soprattutto a tentare nuovi attacchi.
Alle loro spalle, intanto, il plotone si avvicina a 1′ grazie sempre al lavoro degli uomini UAE, con Wellens che cede poi il posto a Marc Soler. A poco meno di 10 chilometri dal GPM Lazkano riesce finalmente a staccare Gaudu, Juul-Jensen e Johannessen, guadagnando rapidamente una ventina di secondi su di loro, ma il gruppo si fa sempre più vicino e quando arriva in testa Pavel Sivakov il destino dei fuggitivi è segnato. Vengono infatti ripresi i vari attaccanti di giornata e, rapidamente, anche i primi inseguitori di Lazkano, a sua volta riassorbito a poco più di sei chilometri dalla vetta e a circa 25 dalla conclusione. In un gruppo già piuttosto selezionato, il ritmo di Sivakov manda in difficoltà big come Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), ma quando è João Almeida a portarsi davanti la selezione si fa ancora più netta.
Primo a cedere all’andatura imposta dal portoghese è la Maglia Gialla Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), seguito poi da Enric Mas (Movistar), Romain Bardet (Team dsm-firmenich PostNL), Aleksandr Vlasov (Red Bull-Bora-hansgrohe) e Matteo Jorgenson (Visma | Lease a Bike). A imprimere un’ulteriore accelerazione è quindi Juan Ayuso, che manda in difficoltà Giulio Ciccone (Lidl-Trek), Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e anche il compagno di squadra Adam Yates, che dunque non riesce a dare il suo contributo alla causa UAE. Tuttavia, resiste ancora Almeida, che si dà i cambi con Ayuso per mantenere alta l’andatura in un gruppetto che, oltre a loro due, comprende ormai solamente il capitano Tadej Pogačar, Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike), Primoz Roglič (Red Bull-Bora-hansgrohe), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Remco Evenepoel e Mikel Landa (Soudal-QuickStep).
Questi otto restano assieme fino a circa 800 metri dallo scollinamento del Galibier, quando Pogačar apre il gas e piazza un’accelerazione violentissima alla quale riesce a rispondere solo Vingegaard. Lo sloveno, però, rilancia ulteriormente e anche il danese è infine costretto a cedere, perdendo inizialmente pochi metri ma giungendo al GPM, dove Pogačar si prende anche 8″ di abbuono, con 10″ di ritardo dal rivale. A 20″ scollina Evenepoel, mentre a 30″ passano Rodriguez, Roglic e Ayuso, che nella prima parte di discesa, quella più tecnica, riescono a raggiungere e saltare il belga, che scende invece piuttosto cauto. Davanti, intanto, il vantaggio di Pogačar su Vingegaard resta a lungo tra i 10″ e i 14″, con il danese che a un certo punto si riavvicina anche a 7″, ma lo sloveno scende a rotta di collo e, una volta entrato nel segmento più lineare della discesa, torna a spingere a tutta.
Nel giro di poco, il suo vantaggio su Vingegaard lievita oltre i 25″, mentre il danese vede avvicinarsi alle sue spalle Roglic, Ayuso e Rodriguez. Questi tre lo vanno a riprendere a circa 5000 metri dal traguardo, e poco dopo a loro si riaccoda anche Evenepoel, con questo quintetto che transita al cartello che indica quattro chilometri alla conclusione con un ritardo di 35″ da Pogačar. Questo distacco resta praticamente invariato negli ultimi veloci chilometri verso Valloire, dove Pogačar conquista il primo successo di tappa in questo Tour e a torna quindi in Maglia Gialla. Con una volata molto lunga, Evenepoel chiude secondo a 35″ davanti ad Ayuso e Roglič, mentre Vingegaard e Rodriguez prendono un piccolo buco e terminano a 37″, con Landa e Almeida rispettivamente settimo e ottavo e unici altri a contenere il ritardo sotto il minuto.
Risultato Tappa 4 Tour de France 2024
Classifiche Tour de France 2024
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